mercoledì 14 marzo 2012

Calcoliamo insieme la ritenuta d'Acconto -Pratici esempi del calcolo in fattura della ritenuta d'acconto-

Molto spesso, calcolare la ritenuta d’acconto all’atto dell’emissione della fattura o ricevuta per prestazione rese può costituire un’insidia, in quanto nel calcolo occorre tener presente varie voci, fra cui oltre all’importo stabilito per il compenso, l’iva (ove prevista), la percentuale stabilita per la Cassa nazionale Previdenza ed il bollo.
Di seguito ho esposto dei semplicissimi prospetti di calcolo prevedendo varie casistiche, con l’intento di essere una vera “Guida” in questo argomento, evitando facili errori.
La ritenuta d’acconto è operata dai soggetti che esercitano attività di impresa (artigiani, commercianti, ditte individuali), dalle società e dagli enti di ogni tipo, dai professionisti e dagli amministratori di condominio.
FATTURE CON IVA E RITENUTA D’ACCONTO
Compenso (A) 100,00
Cassa Nazionale Previdenza 2% (B) 2,00
Totale 102,00
IVA 20% (A+B) =C 20,40
Totale di ( A+B+C ) 122,40
Ritenuta d’acconto 20% (di A) = D 20,00
FATTURE CON IVA SENZA RITENUTA D’ACCONTO
Compenso ( A ) 100,00
Cassa Nazionale Previdenza 2% (B) 2,00
Totale 102,00
IVA 20% (di A+B) =C 20,40
Totale da versare (A+B+C) 122,40
ESENTE DA IVA CON RITENUTA D’ACCONTO
Compenso (A) 100,00
Cassa Nazionale Previdenza 2% (B) 2,00
Totale 102,00
Ritenuta d’acconto 20% (di A) = C 20,00
Totale da versare (A+B-C ) 82,00
Bollo di €. 1,81 (se superiore a €. 77,47)
ESENTE DA IVA SENZA RITENUTA D’ACCONTO
Compenso ( A ) 100,00
Cassa Nazionale Previdenza 2% (B) 2,00
Totale (A+B) 102,00
Totale da versare (A+B-C ) 82,00
Bollo di €. 1,81 (se superiore a €. 77,47)

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